Agi - Giovedì 18 dicembre

(AGI) - Napoli, 18 dic. - Una mostra per chiudere le celebrazioni per il bimillenario della morte dell'imperatore Augusto, in Campania, la Campania felix in cui mori' il 14 agosto d.C. nella villa paterna di Nola. Il museo Archeologico nazionale di Napoli offre 105 reperti in 11 sale, alcuni mai esposti al pubblico, da domani e fino al 4 maggio 2015, per offrire altri spunti di riflessione su Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, consacrato divus, cioe' uomo tra gli dei, la sua scalata al potere, mantenendo una struttura politica tradizionale ma svuotata della sua consistenza, fino a diventare potere assoluto, approvato e osannato dalla folla, come spiega Carmela Capaldi docente di Archeologia greca e romana all'ateneo 'Federico II', curatrice della mostra con Carlo Gasparri, ex docente di Archeologia. (AGI) Lil (Segue) 181616 DIC 14 NNNN

(AGI) - Napoli, 18 dic. - La mostra, finanziata dalla Regione Campania attraverso fondi Por-Fesr 2007/13 e realizzata con la Soprintendenza speciale di Pompei, annovera pezzi delle colelzioni dell'Archeologico, come l'imponente statua dell'imperatore nella prima sala che lo raffigura dopo la morte, che ma anche provenienti da Pozzuoli, Capri, e della Curia partenopea. "Non c'e' una presentazione diacronica, per stimolare il visitatore e non annoiarlo - spiega la curatrice - c'e' un momento di narrazione, attraverso due archi temporali che si intersecano e diventano riflessione. Abbiamo utilizzato anche elementi rinvenuti in scavi recentissimi". Uno di questio e' la lastra marmorea recuperata l'anno scorso nel cantiere del metro' di piazza Nicola Amore, che ha incisi in greco i vincitori di giochi celebrati a Napoli in onore di Augusto. Poi la statua di Marte trovata nel 2006 durante gli scavi nel Foro di Cuma, che era stata fatta a pezzi e usata in una calcara, "con un impegno oneroso e' stata restaurata e viene esposta per la prima volta. E' un esemplare importantissimo, perche' e' la seconda replica, copia di quella che si trovava a Roma nel tempio di Marte", racconta Capaldi. (AGI) Lil (Segue) 181616 DIC 14 NNNN

"Quella di Augusto e' una figura legata a questa regione sin dalla giovane eta', da quando come erede di Cesare inizio' la scalata al potere - esplicita il soprintendente Maria Elena Cinquantaquattro - la mostra e' stata finanziata con circa 400 mila euro, 300 a valere sui fondi Por-Fesr Campania 2007-2013 e poi c'e' un cofinanziamento della Soprintendenza speciale di Pompei Ercolano e Stabia. Gli itinerari augustei non riguarderanno solo questo museo, ma anche Baia, Cuma, Pozzuoli, Nola e le aree di Pompei ed Ercolano". Una delle opere esposte, una statua di Tiberio in bronzo, e' stata restaurata grazie alla collaborazione che abbiamo avviato da tempo con il Getty. La mostra presentera' anche un allestimento multimediale e potra' essere fruita in maniera innovativa scaricando un'app per acquisire informazioni legate alle opere. Valeria Sampaolo, direttrice museo, sottolinea lo sforzo di esporrre "pezzi sconosciuti, come un Puteale con soggetti milotici o un cratere di Gaeta che era in deposito".